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Nel tentativo di mitigare le preoccupazioni sulla sicurezza fuori dalla Cina, TikTok ha...
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2020-03-16 11:43:52
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Tik Tok: stop ai moderatori cinesi

L'azienda promette una ristrutturazione dell'organico

Nel tentativo di mitigare le preoccupazioni sulla sicurezza fuori dalla Cina, TikTok ha annunciato che non si affiderà più a moderatori cinesi per curare i contenuti internazionali. Al contrario, secondo il Wall Street Journal, assumerà nuovo personale proveniente dall'estero.

La popolare app di condivisione video è ormai diventata un vero e proprio fenomeno in tutto il mondo e c'è chi si dice preoccupato dalle origini cinesi della società a cui appartiene. Infatti, la compagnia pechinese Bytedance potrebbe operare nell'interesse del governo di Xi Jin Ping seguendo un pericoloso trend già avviato da altri connazionali illustri, tra cui Tencent e WeChat. 

Bytedance si dice del tutto estranea alle accuse e, per allontanare i sospetti di spionaggio, ha iniziato a rilocare una grossa fetta del team operativo di TikTok rendendolo più autonomo e indipendente dagli influssi dei moderatori cinesi.

Più di 100 ex moderatori saranno redistribuiti e, sebbene non siano previsti licenziamenti, alcuni potrebbero abbandonare volontariamente l'azienda a causa di questa ristrutturazione, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal. In linea di massima il loro compito consisteva nel segnalare contenuti potenzialmente pericolosi per gli utenti, ma molto spesso l'eccesso di zelo sfociava nella censura (come del resto accade anche sui social media occidentali).

"Stiamo lavorando per trovare posti alternativi all'interno dell'azienda per i dipendenti con sede in Cina", ha dichiarato il portavoce di TikTok Josh Gartner, che poi sottolinea come in realtà diversi paesi occidentali avessero già moderatori "localizzati" ad hoc come quelli statunitensi.

Ma non è la prima volta che TikTok e Bytedance vengono coinvolti in polemiche sulla sicurezza. Fino a qualche mese fa dovevano difendersi dalle accuse di aver violato le leggi sulla privacy dei minori acquisendo e diffondendo dati dei suoi circa 500 milioni di utenti globali.

Per evitare di finire ulteriormente sotto scrutinio (e pagare sanzioni molto salate), TikTok ha annunciato l'apertura di un centro di trasparenza nella sua sede in California, prevista per maggio 2020. Lì sarà visibile a tutti gli esperti il modo in cui la società forma i moderatori e implementa le sue pratiche sulla privacy. 

Si spera dunque che la precedente segretezza sulle politiche aziendali, ad esempio quelle sulla pubblicazione di annunci e di targeting dei dati, venga finalmente messa da parte in favore di un approccio più incline alle norme occidentali.

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