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Da quando Google è passato dall'essere un motore di ricerca a un motore di risposta (con domande...
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2020-04-14 11:22:02
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Ricerche a zero click e concorrenza di Google: come combatterle

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Dilemmi di web marketing nel 2020

Da quando Google è passato dall'essere un motore di ricerca a un motore di risposta (con domande e risposte già in prima pagina) il numero di ricerche a zero click è aumentato in modo significativo. Si calcola che nel 2019 più della metà delle ricerche siano terminate senza che l'utente aprisse un singolo sito web tra i risultati. A causa di ciò moltissime aziende hanno sofferto cali di traffico esponenziali vanificando tra l'altro gli investimenti in campagne pubblicitarie.

La lunga simbiosi tra utenti, motore di ricerca e imprese è finita. Google è diventato un concorrente universale. Questa grande tendenza è accompagnata da due più piccole. Da un lato, Google dà la priorità agli annunci rispetto a tutti gli altri risultati, anche i suoi. Il risultato è una piattaforma in cui il risultato dipende dall'importo speso in adwords. D'altra parte, i pochi risultati organici che ottengono traffico e non provengono da Google appartengono sempre alla stessa cerchia di privilegiati (giornali famosi e multinazionali).

Ma il problema più grande è un altro: nonostante nessun utente sia costretto a utilizzare i risultati veloci di Google e possa semplicemente scorrere in basso, si propende quasi sempre per la soluzione più veloce, quella a zero click. Da circa 20 anni le aziende si sono affidate ai risultati di ricerca su Google per fare marketing e mandare avanti i loro core business. Intere aziende e industrie sono state costruite su una piattaforma che ora sta mutando radicalmente.

Questo trend ha scatenato numerose cause legali contro l'azienda californiana. Yelp è uno tra i tanti ad aver citato in giudizio Alphabet, la società madre di Google, per promozione sleale dei propri servizi. Genius Media ha presentato un reclamo contro Google per i testi delle canzoni che compaiono nei risultati di ricerca e una lettera di oltre 40 aziende ha invitato il commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager a regolamentare Google Shopping.

La fusione di risultati di ricerca di alta qualità con un sistema di offerte pubblicitarie ha creato uno dei modelli di business più efficienti della storia: Google registra una crescita dei ricavi quasi ogni trimestre e lo fa mettendosi in diretta concorrenza con i suoi stessi clienti.

Ciò gli conferisce potere sulla domanda e detiene il quadro più completo del traffico Web che un'azienda potrebbe ottenere. Possiede non solo il più grande motore di ricerca, ma anche il secondo (YouTube), il sistema operativo più utilizzato (Android) e il browser più diffuso (Chrome).

Per il suo business Google utilizza un modello "freemium" associato a prodotti integrati in modo intelligente. Si possono utilizzare quasi tutti i prodotti gratuitamente, il che ne favorisce la diffusione. Le integrazioni di Google, come l'utilizzo di Google Drive in Gmail o la prenotazione di voli nella Ricerca Google, si integrano così bene l'uno con l'altro che è quasi impossibile per i concorrenti, i migliori siti web, avvicinarsi.

Quale potrebbe essere una soluzione? Combattere l'egemonia di Google e le ricerche a zero click dall'interno, adattandosi ad ogni minimo cambiamento dell'algoritmo per essere sempre un passo avanti ogniqualvolta che le maglie si stringono. Per far ciò non serve dedicarsi mattina e sera all'elaborazione di piani web marketing o campagne pubblicitarie costosissime ma adottare un sistema performante e proattivo come WebSEO.

Se volete saperne di più scriveteci tramite la sezione Contatti e scoprite come iniziare la scalata assistita ai primi risultati di Google creando un sito web a prova di futuro.

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